il blog sulla pietra e dintorni

Stone Doctor

Strumenti per la qualificazione di un materiale lapideo di nuova produzione

IL COMMITTENTE

Un’azienda che commercializza una pietra di propria escavazione, una Beola (un particolare tipo di granito), unitamente a un vasto catalogo di altri materiali lapidei. 

CONTESTO

L’azienda riattiva in Val d’Ossola (Piemonte) una cava di Beola dismessa da tempo (Foto 44); questa pietra è nota da secoli, in quanto materiale assolutamente tipico della valle (Foto 45), dove viene commercializzato da numerose aziende che, da sempre, lo hanno in catalogo. 

Foto 44: la cava riattivata; il materiale escavato è denominato Beola Argentata di Monte
Foto 45: “spacco” manuale di un blocchetto di Beola ossolana. La Beola a “spacco” è impiegata per molteplici usi, il più caratteristico dei quali è il tetto in “piode”

Trattasi di una classica situazione in cui un operatore si “affaccia” sul mercato con un prodotto già largamente presente e per il quale è virtualmente costretto ad usare un nome commerciale che tutti già conoscono (appunto, Beola). Al fine di distinguersi, il committente chiede di esplorare possibili percorsi di valorizzazione per la Beola di sua produzione. 

STONE DOCTOR: RUOLO E TIPO DI CONSULENZA PRESTATA  

Scartata (fin da subito, dal committente) l’opzione di una comune azione di promozione commerciale, ancorché massiccia, la mia consulenza è consistita in:

  • sopralluoghi e studio della cava ossolana;
  • raffronto produttivo, tecnico, commerciale ed economico tra la Beola in questione e le altre Beole già presenti sul mercato da tempo;
  • analisi del posizionamento e delle strategie commerciali e di comunicazione dell’azienda;
  • illustrazione del panorama nazionale ed internazionale degli strumenti di difesa e di protezione commerciale (da sempre estremamente rari nel settore lapideo);
  • analisi delle procedure per la registrazione e il deposito di un Marchio commerciale individuale;
  • illustrazione, analisi delle procedure e proposta per l’attivazione di uno strumento di qualificazione ambientale EPD (etichettatura di prodotto, altrettanto rara nel settore lapideo) (Foto 46);
  • elaborazione del Report finale;

Durata complessiva dell’incarico: circa 4 mesi.

Foto 46: esempio di etichetta di ambientale di tipo III, la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD = Environmental Product Declaration)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Close
Close

Stone Doctor

Sono Piero Primavori, geologo. Da 40 anni mi occupo di consulenza, servizi, divulgazione e formazione nel mondo dei marmi, graniti e tutte le altre pietre naturali. Per addetti ai lavori, progrediti, principianti e neofiti.

 

Contatti